Una notte tra le opere d’arte #Segafredo4art
“Che cos’è per voi la notte?” è con questo quesito che si è conclusa la visita a Vicenza della mostra “TUTANKHAMON CARAVAGGIO VAN GOGH La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”
Per me la notte è sempre stato un momento di riflessione e di introspezione. Ho sempre avuto bisogno della notte per ripensare al giorno passato e prepararmi ad affrontare nuove sfide. Di notte penso ai progetti futuri e cerco di pianificare.
Certo, tutto questo se Giuditta dorme 🙂 Scherzi a parte, voglio davvero raccontarvi di questa serata, unica e speciale.
Segrafredo Zanetti è uno dei marchi italiani più amati, sia in Italia che nel mondo. Per il terzo anno consecutivo sono Main Sponsor delle grandi mostre italiane curate da Linea D’ombra di Marco Goldin.
Nel 2013 con la mostra Verso Monet a Verona, a seguire nel 2014 La Ragazza con l’orecchino di perla a Bologna ed infine questa mostra a Vicenza, La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento.
Trovo una cosa bellissima che si investa in Arte. L’arte rappresenta il bello che abbiamo con la sua ricerca di perfezione e l’attenzione per ogni dettaglio.
Il curatore della mostra Marco Goldin ci ha personalmente presentato la mostra spiegando il percorso che avremmo affrontato passando dalle diversi settori della mostra.
La notte non è rappresentata solo dal punto di vista naturalistico e romantico ma si tratta di un’esperienza dello spirito.
Nella prima sala è curioso vedere a confronto due opere di epoche così distanti come la Testa di Tutankhamon ed un legno bassorilievo di Antonio Lòpez Garcìa del 1963.
Tutankhamon sembra un’apparizione dentro la notte del tempo e a fianco troviamo la figura della moglie di Antonio Lòpez Garcìa che sta dormendo sul letto coniugale. Un’immagine toccante di vita quotidiana,
La seconda sezione è dedicata alla notte come luogo dove sono ambientate le storie sacre e troviamo Giorgione, Tintoretto, Caravaggio, Gentileschi.
Si prosegue con una stanza dedicata all’incisione dove l’artista di più grande rilievo è Rembrandt.
Si passa poi alla sezione dei paesaggi con i grandi romantici per arrivare ai grandi realistici.
Troverete Monet e i suoi tramonti a Venezia e Mondrian ancora figurativo (con la sua campagna olandese) prima del suo astrattismo.
I pittori astratti rappresentano la notte come un luogo che sta dentro di noi. Non ha confini, si apre all’infinito, la notte come pensiero.
Nell’ultima stanza troviamo invece una sorta di riassunto della mostra, passando da Giordano, Gogain, Caravggio e Van Gogh (emblematico il quadro che ho messo in apertura che è stato eletto a simbolo della mostra)
Di seguito trovate le opere che opere che più ho apprezzato sperando di trasmettervi un po’ di quella magia che abbiamo sentito noi visitando questa mostra.
Van Gogh, Campo innevato con aratro, verso sera.
Edward Hopper, L’Emporio, un quadro che esprime tutta la solitudine della notte descrivendo una città deserta.
Francis Bacon, Frammenti di una crocifissione. Un’opera che esprime tutta l’inquietudine della notte, rappresentando questa crocifissione coma una figura, quasi un mostro urlante.
Caravaggio, Marta e Maria Maddalena.
Antonio Lòpez Garcìa, Grande Finestra che rappresenta la notte all’esterno osservata da una finestra.
Io spero in qualche modo di essere riuscita a comunicarvi la bellezza di questa mostra e vi invito ad andarla a vedere.
Vi ricordo che è a Vicenza, nella Basilica Palladiana, fino al 2 Giugno.
e per voi? cos’è la notte?
Deve essere bellissimo poter vedere un museo di notte!!! Già di giorno ha quel non so che di magico, ma di notte deve essere un mix di entusiasmo e soggezione. Bellissima esperienza!!!
davvero, una serata magica!