Gli stinchett della Valle Vigezzo
Appena ho visto il nuovo contest di Rossa di sera sullo street food ho pensato di partecipare con un cibo di strada che ho nel cuore: gli stinchett.
Cosa si nasconde dietro questo strano nome??? Si tratta del famoso street food che non può mancare in qualsiasi festa del paese in Valle Vigezzo.
Ci troviamo in Piemonte, in una bellissima Valle dove ho passato le migliori estati (e non solo) della mia vita.
La Valle Vigezzo è chiamata la valle dei Pittori, famosa per la scuola di belle arti , ma è anche chiamata la Valle delle streghe (ma và…potevo chiamarmi diversamente???), la leggenda narra che ci siano stati molti avvistamenti.
Il ricordo mi porta alle gite in pineta, al torrente e alle bellissime passeggiate che si possono fare in degli scenari stupendi.
E cosa dire degli stinchett??? Sono delle focaccine di farina e acqua, condite poi con burro e sale.
In qualsiasi sagra o festa del paese troverete un paio di vecchiette davanti al fuoco che cucinano questi buonissimI stinchett.
Ricordo benissimo la fila per comprare gli stinchett (e mica si faceva solo un giro eh…??), arrivo ansiosa davanti alla vecchina e dicevo “tanto burro per favore”…e poi si faceva a gara con gli amici per chi ne mangiava di più.
Come tutte le ricette della tradizione non esiste una ricetta precisa, tutto è fatto ad occhio e ogni vecchina ha il suo segreto.
Io però ci ho provato e il risultato è stato molto soddisfacente!
Sotto metterò le dosi, molto approsimative anche per me, perchè quando gli ingredienti sono solo acqua e farina è difficile dare delle dosi precise, dipende dal tipo di farina che andiamo ad utilizzare.
Ingredienti (per circa 8 stinchett):
250 gr di farina
190 gr di acqua
burro e sale per condire
Versare la farina in una ciotola e aggiungere acqua fino a formare una pastella collosa. Coprire la ciotola con della pellicola e mettere in frigo almeno per una notte, anche un giorno intero.
Scaldare bene un testo ( o una pentola antiaderente se non l’avete).
Con un cucchiaio di legno prelevare della pastella arrotolandola sul cucchiaio. Passare il cucchiaio sul testo in modo da mettere sulla piastra uno strato sottile di pasta. Con una spatola di ferro staccare subito i bordi, fatere cuocere un minuto, staccare lo stinchett (si staccherà facilmente) e mettetelo su un piatto. Aprire il panetto di burro solo da un lato e tenedondolo in mano dalla parte della carta passarlo su tutto lo stinchett, spolverare di sale, chiudere in 4 e servire subito.
Ah che nostalgia!
Per scoprire tutte le novità sulla Val Vigezzo visita il sito!
Mmmmm, sembrano ottimi!!!! Non ne avevo mai sentito parlare, che bello scoprire queste tradizioni! A quest'ora poi ci starebbero benissimo!!!
Buona giornata
PAola
Buongiorno Marta! Grazie per averci fatto conoscere gli stinchett, io non li ho mai mangiati ma mi sembrano tanto semplici quanto buoni!
ma sai che nn li conoscevo???
grazie 1000 per questa chicca, ciao
queste me le faccio subitissimooooooooooo!!! squisite…compliments
sembrano davvero strepitosi.. ma cosa è un testo?
altra domanda: mi spieghi un pò meglio come cuocerli? fino alla pasta ci sono arrivata bene poi non capisco.
Grazie!
la Zia Artemisia
Grazie a tutti!
Zia Artemisia…il testo è una padella in ferro senza bordi, quella delle piadine per intenderci.
Rispiego come cuocerli: Prendi una cucchiaiata di impasto e la arrotoli sulla parte conca del cucchiaio in legno. Sembra una cosa strana ma la pasta è elastica e collosa…
poi la "spalmi" sulla padella caldissima.
Con una spatola stacchi i bordi della "frittella! e dopo nemmeno un minuto è cotta
Spero sia chiaro!
Grazie a tutti!
Zia Artemisia…il testo è una padella in ferro senza bordi, quella delle piadine per intenderci.
Rispiego come cuocerli: Prendi una cucchiaiata di impasto e la arrotoli sulla parte conca del cucchiaio in legno. Sembra una cosa strana ma la pasta è elastica e collosa…
poi la "spalmi" sulla padella caldissima.
Con una spatola stacchi i bordi della "frittella! e dopo nemmeno un minuto è cotta
Spero sia chiaro!
E' chiaro!
grazie mille per la risposta!
ci provo…
la Zia Artemisia
E' chiaro!
grazie mille per la risposta!
ci provo…
la Zia Artemisia
Marta, che bel racconto e ricetta! Grazie di cuore, io non ne sapevo niente!
Un bacio
MAMMA MIAAAAAAAAAAAA CHE BONTà QUANTI RIKORDI QUANTE FESTE IN PINETA MMMMMMMMM BUONISSIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
MAMMA MIAAAAAAAAAAAA CHE BONTà QUANTI RIKORDI QUANTE FESTE IN PINETA MMMMMMMMM BUONISSIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Mi hai fatto tornare in mente la mia infanzia… saranno 30 anni che non le mangio! Per cui… l’impasto è appena entrato in frigo.
Io però ricordo un impasto liquido. Il mio come dici tu è colloso e denso.
Ho aggiunto il grano saraceno, che ricordo veniva usato con la farina. 3/5 bianca e 2/5 saraceno.
Domani vedo che esce!
È giustissimo che sia colloso, praticamente lo devi “spalmare” sulla piastra aiutandoti col cucchiaio di legno. Fammi sapere 😉
Ciao! Ho cercato la ricetta per accontentare il figlio in astinenza da stinchett…. Il tuo racconto mi ha fatto fare un salto nel passato con ricordi bellissimi! Chissà magari siamo state in fila insieme!!!! Provo subito la ricetta!
Può essere, io facevo più giri 😛