Gli stinchett della Valle Vigezzo

25 Ottobre 2010

stinchett

Appena ho visto il nuovo contest di Rossa di sera sullo street food ho pensato di partecipare con un cibo di strada che ho nel cuore: gli stinchett.
Cosa si nasconde dietro questo strano nome??? Si tratta del famoso street food che non può mancare in qualsiasi festa del paese in Valle Vigezzo.
Ci troviamo in Piemonte, in una bellissima Valle dove ho passato le migliori estati (e non solo) della mia vita.
La Valle Vigezzo è chiamata la valle dei Pittori, famosa per la scuola di belle arti , ma è anche chiamata la Valle delle streghe (ma và…potevo chiamarmi diversamente???), la leggenda narra che ci siano stati molti avvistamenti.
Il ricordo mi porta alle gite in pineta, al torrente e alle bellissime passeggiate che si possono fare in degli scenari stupendi.
E cosa dire degli stinchett??? Sono delle focaccine di farina e acqua, condite poi con burro e sale.
In qualsiasi sagra o festa del paese troverete un paio di vecchiette davanti al fuoco che cucinano questi buonissimI stinchett.
Ricordo benissimo la fila per comprare gli stinchett (e mica si faceva solo un giro eh…??), arrivo ansiosa davanti alla vecchina e dicevo “tanto burro per favore”…e poi si faceva a gara con gli amici per chi ne mangiava di più.
Come tutte le ricette della tradizione non esiste una ricetta precisa, tutto è fatto ad occhio e ogni vecchina ha il suo segreto.

Io però ci ho provato e il risultato è stato molto soddisfacente!
Sotto metterò le dosi, molto approsimative anche per me, perchè quando gli ingredienti sono solo acqua e farina è difficile dare delle dosi precise, dipende dal tipo di farina che andiamo ad utilizzare.

Ingredienti (per circa 8 stinchett):
250 gr di farina
190 gr di acqua

burro e sale per condire

Versare la farina in una ciotola e aggiungere acqua fino a formare una pastella collosa. Coprire la ciotola con della pellicola e mettere in frigo almeno per una notte, anche un giorno intero.
Scaldare bene un testo ( o una pentola antiaderente se non l’avete).
Con un cucchiaio di legno prelevare della pastella arrotolandola sul cucchiaio. Passare il cucchiaio sul testo in modo da mettere sulla piastra uno strato sottile di pasta. Con una spatola di ferro staccare subito i bordi, fatere cuocere un minuto, staccare lo stinchett (si staccherà facilmente) e mettetelo su un piatto. Aprire il panetto di burro solo da un lato e tenedondolo in mano dalla parte della carta passarlo su tutto lo stinchett, spolverare di sale, chiudere in 4 e servire subito.
Ah che nostalgia!

Per scoprire tutte le novità sulla Val Vigezzo visita il sito!

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  1. piccoLINA Ottobre 25, 2010 at 10:47 am - Reply

    Mmmmm, sembrano ottimi!!!! Non ne avevo mai sentito parlare, che bello scoprire queste tradizioni! A quest'ora poi ci starebbero benissimo!!!
    Buona giornata
    PAola

  2. Tania Ottobre 25, 2010 at 12:19 pm - Reply

    Buongiorno Marta! Grazie per averci fatto conoscere gli stinchett, io non li ho mai mangiati ma mi sembrano tanto semplici quanto buoni!

  3. Mirtilla Ottobre 25, 2010 at 12:20 pm - Reply

    ma sai che nn li conoscevo???

  4. flavio Ottobre 25, 2010 at 1:32 pm - Reply

    grazie 1000 per questa chicca, ciao

  5. raffy Ottobre 25, 2010 at 2:08 pm - Reply

    queste me le faccio subitissimooooooooooo!!! squisite…compliments

  6. La Zia Artemisia Ottobre 25, 2010 at 9:30 pm - Reply

    sembrano davvero strepitosi.. ma cosa è un testo?
    altra domanda: mi spieghi un pò meglio come cuocerli? fino alla pasta ci sono arrivata bene poi non capisco.
    Grazie!
    la Zia Artemisia

  7. Marta Ottobre 26, 2010 at 8:55 am - Reply

    Grazie a tutti!
    Zia Artemisia…il testo è una padella in ferro senza bordi, quella delle piadine per intenderci.
    Rispiego come cuocerli: Prendi una cucchiaiata di impasto e la arrotoli sulla parte conca del cucchiaio in legno. Sembra una cosa strana ma la pasta è elastica e collosa…
    poi la "spalmi" sulla padella caldissima.
    Con una spatola stacchi i bordi della "frittella! e dopo nemmeno un minuto è cotta
    Spero sia chiaro!

  8. Marta Ottobre 26, 2010 at 8:55 am - Reply

    Grazie a tutti!
    Zia Artemisia…il testo è una padella in ferro senza bordi, quella delle piadine per intenderci.
    Rispiego come cuocerli: Prendi una cucchiaiata di impasto e la arrotoli sulla parte conca del cucchiaio in legno. Sembra una cosa strana ma la pasta è elastica e collosa…
    poi la "spalmi" sulla padella caldissima.
    Con una spatola stacchi i bordi della "frittella! e dopo nemmeno un minuto è cotta
    Spero sia chiaro!

  9. La Zia Artemisia Novembre 4, 2010 at 1:48 pm - Reply

    E' chiaro!
    grazie mille per la risposta!
    ci provo…
    la Zia Artemisia

  10. La Zia Artemisia Novembre 4, 2010 at 1:48 pm - Reply

    E' chiaro!
    grazie mille per la risposta!
    ci provo…
    la Zia Artemisia

  11. Giulia Novembre 6, 2010 at 11:50 pm - Reply

    Marta, che bel racconto e ricetta! Grazie di cuore, io non ne sapevo niente!
    Un bacio

  12. MARY Settembre 4, 2012 at 1:35 pm - Reply

    MAMMA MIAAAAAAAAAAAA CHE BONTà QUANTI RIKORDI QUANTE FESTE IN PINETA MMMMMMMMM BUONISSIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

  13. MARY Settembre 4, 2012 at 1:35 pm - Reply

    MAMMA MIAAAAAAAAAAAA CHE BONTà QUANTI RIKORDI QUANTE FESTE IN PINETA MMMMMMMMM BUONISSIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

  14. Marco Febbraio 25, 2017 at 6:12 pm - Reply

    Mi hai fatto tornare in mente la mia infanzia… saranno 30 anni che non le mangio! Per cui… l’impasto è appena entrato in frigo.
    Io però ricordo un impasto liquido. Il mio come dici tu è colloso e denso.
    Ho aggiunto il grano saraceno, che ricordo veniva usato con la farina. 3/5 bianca e 2/5 saraceno.
    Domani vedo che esce!

    • marta Febbraio 25, 2017 at 6:14 pm - Reply

      È giustissimo che sia colloso, praticamente lo devi “spalmare” sulla piastra aiutandoti col cucchiaio di legno. Fammi sapere 😉

  15. Cristina Febbraio 6, 2021 at 1:45 pm - Reply

    Ciao! Ho cercato la ricetta per accontentare il figlio in astinenza da stinchett…. Il tuo racconto mi ha fatto fare un salto nel passato con ricordi bellissimi! Chissà magari siamo state in fila insieme!!!! Provo subito la ricetta!

    • marta Febbraio 8, 2021 at 9:15 am - Reply

      Può essere, io facevo più giri 😛